Home staging per dimore di lusso

home staging per dimore di lusso

Messa in scena: come su un set, per regalare al potenziale acquirente un colpo d’occhio immediato su uno spazio e le emozioni che suscita. L’esito di un mix di competenzeinterior design, fotografia, home decor – con una dose abbondante di tatto, delicatezza e sensibilità artistica. Se l’home staging inizia a diffondersi anche in Italia come strumento di marketing immobiliare per b&b, strutture ricettive e case da locare, nel settore luxury è un investimento imprescindibile: per esaltare al meglio la bellezza e le qualità dell’immobile di pregio, che sia una villa dal valore storico, un appartamento di classe, un edificio destinato a ospitare un boutique hotel o un’attività commerciale.

Ne parliamo con Chiara Reffo, nostra fidata collaboratrice come stager specializzata in valorizzazione e fotografia immobiliare.

Classe 1988, ex ingegnere civile, gardesana DOC dedita a due grandi passioni: la casa e i cani (nella sua vita ci sono Neve e Sissi, due piccole principesse scodinzolanti) Chiara si avvicina al mondo dell’home staging qualche anno fa, quasi per caso. Un colpo di fulmine che dopo numerosi corsi di formazione e approfondimento si trasforma nella prima realtà dedicata a valorizzazione e fotografia immobiliare sul Lago di Garda, Garda Home Staging. Quella con noi di Gardalisa diventa più d’una semplice collaborazione: “in questi anni di attività ho sempre cercato di circondarmi di persone, prima ancora che professionisti, che abbiano la mia stessa visione e che condividano i miei stessi valori” racconta Chiara.

L’attenzione all’aspetto umano e relazionale – così rilevante in una professione che mira direttamente alle emozioni e alla fantasia – permette di creare una relazione che non è solo costi e risultati, ma anche stima, fiducia e rispetto reciproco.

La nostra chiacchierata con Chiara inaugura infatti una serie di conversazioni con cui riporteremo le voci e le esperienze di vari professionisti e nostri collaboratori di Gardalisa, per raccontare tutto ciò che ruota intorno al mondo del property finder.

Home staging: le competenze trasversali

Iniziamo! Chi è l’home stager? Che tipo di competenze mette in campo nella valorizzazione di un immobile?

Per essere home stager serve sicuramente avere numerose competenze trasversali, dall’interior alla fotografia, dalla grafica all’home decor, ma prima di tutto serve avere sensibilità, tanto tatto, delicatezza e rispetto. Serve saper osservare senza giudicare, e saper andare oltre il proprio gusto personale. L’home stager non è un architetto, non è un interior designer, non è un arredatore, non è uno scenografo. È un professionista che, grazie alle sue competenze trasversali, sa osservare una casa con gli occhi del potenziale acquirente e sa scegliere, tra le mille possibilità di interventi a sua disposizione, quelli davvero efficaci e utili al raggiungimento dello scopo che si va perseguendo: vendere casa!”

 

Come funziona il processo di home staging?

Per poter effettuare un ottimo servizio di home staging è necessario seguire alcuni step fondamentali.

Innanzitutto è necessario un sopralluogo preliminare, durante il quale si va a osservare lo stato dell’immobile, si vanno a capirne i punti di forza e di debolezza e si vanno a reperire tutte quelle informazioni necessarie alla definizione del progetto. Durante il sopralluogo, oltre alla verifica planimetrica, si scattano anche delle fotografie utili sia alla stesura del preventivo sia allo studio del progetto di home staging vero e proprio. Il sopralluogo inoltre è di fondamentale importanza perché permette di mettersi nei panni del “potenziale acquirente” e di capire, entrando in casa, le sensazioni che questa trasmette e l’atmosfera che si respira.

Al sopralluogo segue quindi una fase di analisi e studio preliminare, utile alla stesura del preventivo, che verrà poi sottoposto al committente dell’intervento.

Approvato, si procederà quindi alla progettazione dettagliata dell’intervento di home staging, vengono quindi definiti gli interventi da realizzare, scelti arredi e complementi da inserire.

Segue quindi l’allestimento vero e proprio, che rimarrà all’interno della casa fino alla vendita dell’immobile. Questo perché è assolutamente fondamentale che la casa si presenti al potenziale acquirente identica a quanto mostrato al pubblico.

Segue quindi, a conclusione del progetto, il servizio fotografico professionale.

Grande responsabilità ricade quindi su quest’ultimo: rappresenterà il biglietto da visita dell’immobile e farà scaturire o meno l’interesse verso lo stesso. Il servizio fotografico non ha solo la funzione di mostrare gli spazi, ma vuole porsi, grazie a un attento e specifico ordine delle immagini all’interno della gallery dell’annuncio, come un’anteprima “virtuale” di quella che poi sarà la visita immobiliare. In questo modo diventa uno strumento in grado di scremare il numero dei possibili visitatori e ridurre le visite solo alle persone realmente interessate.

Come si valorizza una dimora di lusso…o un’esperienza esclusiva

Da quali aspetti è caratterizzata l’attività di home staging riferita a dimore esclusive e ville di pregio?

L’attività di home staging riferita a dimore esclusive e ville di pregio non si differenzia molto nella pratica dal lavoro su un appartamento più modesto, perché come amo sottolineare sempre, dietro a ogni immobile ci sono delle persone e il valore di esse è il medesimo, sia che siano proprietari di un’abitazione di lusso sia che lo siano di una casa modesta.

Pertanto, la cura che viene introdotta in un progetto per una villa di pregio o per un appartamento modesto è la medesima.

Ciò che invece sicuramente cambia è l’approccio pratico all’‘oggetto’ sul quale si va a lavorare. Un appartamento modesto spesso, per esempio, è caratterizzato da metrature contenute, il che implica sovente situazioni in cui gli spazi risultano “affollati” o in cui non c’è particolare “attenzione” al dettaglio in termini di colori, abbinamenti e stili. In questi casi l’approccio deve prevedere anche una fase di consulenza di decluttering/riordino ed eliminazione del superfluo prima dell’effettivo home staging.

In un’abitazione esclusiva o una villa di pregio, invece, spesso gli spazi sono molto generosi e studiati attentamente nella distribuzione interna, nelle finiture e negli arredi da professionisti specializzati; pertanto, è sicuramente “più facile” ottenere un ottimo risultato senza dover ricorrere a dei compromessi.

Un’altra differenza può essere ricondotta, a livello pratico, per esempio, alla scelta della tipologia di elementi da inserire nell’allestimento. In una dimora esclusiva o una villa di prestigio si dovrà evitare di inserire pezzi troppo riconoscibili o riconducibili a marchi/catene low cost. Questo perché tutto, anche l’allestimento dovrà adeguarsi al cliente acquirente target, per far in modo che questi possa, entrando nella proprietà identificarsi e sentirsi a suo agio.

Cambia qualcosa per gli spazi importanti ed esclusivi destinati a uso non residenziale? Da quali aspetti è caratterizzata l’attività di staging per un immobile destinato a diventare un boutique hotel o un ristorante a cinque stelle?

L’attività di home staging riferita a spazi destinati a uso non residenziale in realtà non si discosta molto da quella in ambito residenziale. Le “regole di base” sono pressoché le medesime, ma dovranno essere declinate in modo differente in base alla tipologia di spazio su cui si va a operare.

Pensiamo per esempio a una suite dell’hotel o a un appartamento all’interno di una residenza esclusiva. Lo scopo dell’home staging sarà sempre quello di “attirare” il potenziale cliente verso la struttura. In questo caso, però, non si tratta tanto di dover valorizzare per vendere una dimora, ma valorizzare per vendere un’esperienza (il soggiorno) all’interno di una struttura”. Ancora una volta l’approccio utilizzato per svolgere l’intervento dovrà sempre tenere in considerazione chi è il cliente target e adeguare la “comunicazione del prodotto” ad esso.

I dettagli ricercati che stimolano la fantasia

Quali sono le peculiarità da mettere in luce nell’illustrare al meglio i particolari di una dimora di lusso, edifici di particolare valore storico, decori, stucchi, spazi panoramici?

 Ogni dimora di lusso contiene dei ‘tesori’ che devono essere messi in risalto e valorizzati. Proprio per questo motivo, grazie al sopralluogo, è possibile coglierli e studiare un progetto in grado di valorizzarli al meglio. Un aspetto importantissimo è sicuramente poi quello di non limitarsi a mostrarli, ma raccontarli per immagini, attraverso un allestimento che possa suggestionare e far sognare il nuovo proprietario che potrà godere di essi una volta acquistato l’immobile. Immaginiamoci per esempio una villa fronte lago… in questo caso è categorica la scelta di una giornata limpida e soleggiata per la realizzazione del servizio fotografico. Oppure immaginiamo una dimora in cui grande importanza è stata data al progetto illumino-tecnico interno ed esterno. Qui sarà necessario valutare e programmare un servizio fotografico che mostri gli scenari di luce che cambiano al variare della giornata. Valutare tutti questi aspetti, e proporre le soluzioni più adeguate alla valorizzazione della dimora, è uno dei compiti dell’home stager.

 

Come riesci a far immaginare al potenziale cliente la sua vita all’interno di una dimora di lusso?

Una dimora di lusso è associata al concetto di esclusività, per questo motivo è importante cogliere quelle che potrebbero essere le possibili attività, esperienze e momenti quotidiani che il potenziale acquirente potrebbe desiderare di vivere una volta acquistata quella particolare dimora. Chi acquista una villa sul lago potrebbe sognare di godersi una bellissima vista al mattino appena sveglio, o al tramonto, rilassarsi a bordo piscina. L’allestimento e il servizio fotografico dovranno essere pensati, progettati e realizzati proprio per comunicare le sensazioni e le emozioni che si potrebbero provare solo ed esclusivamente acquistando quella determinata dimora e non un’altra.

Proprio per questo motivo è cruciale progettare allestimento e servizio fotografico non come due entità distinte, ma come due elementi che concorrono insieme al raggiungimento dello scopo prefissato.

 

Le aspettative di una clientela internazionale

Lavorando con in mente un potenziale acquirente in larga parte straniero, hai qualche accortezza particolare nell’effettuare un intervento di home staging?

Sì, assolutamente. Quando si prepara una casa in vendita è sempre necessario effettuare uno studio preliminare del potenziale cliente target, e questo aspetto solitamente viene studiato in sinergia con il professionista incaricato della vendita. Definito il cliente target si procede quindi a progettare un allestimento che risulti il più efficace possibile. Si dovrà per esempio porre particolare attenzione a quelli che potrebbero essere i gusti “medi” del cliente target e quindi adottare nell’allestimento tutte quelle soluzioni che meglio si adattino al caso specifico. È sempre però necessario ricordare che non possiamo mai sapere, a priori, chi sia l’esatto acquirente, per cui l’allestimento dovrà essere sempre progettato in modo tale che il risultato finale possa incontrare comunque il gusto del maggior numero di persone possibile.

Nell’attività di home staging possono rientrare anche immagini del contesto esterno?

Sì e no. Mi spiego meglio. Quando si va a progettare e realizzare un intervento di home staging solitamente si va ad agire puntualmente sulla proprietà in vendita, senza “toccare” quegli spazi che non sono annessi alla stessa. A livello di immagini, potremmo decidere di mostrare all’interno del servizio fotografico anche la zona in cui la proprietà si trova. Ci sono alcuni casi in cui la proprietà si trova inserita all’interno di un contesto privato, come potrebbe essere per esempio un golf club o un villaggio esclusivo; in queste situazioni, quando si va a realizzare un intervento di home staging, si dovrà sempre considerare anche la valorizzazione di questi ‘spazi comuni’, che rappresentano un valore aggiunto ed un elemento di esclusività per la proprietà stessa.

 

Home staging: le differenze tra Stati Uniti e Italia

Secondo i professionisti statunitensi, “genitori” dell’home staging, con gli anni è diventato sempre più importante non solo attrarre gli acquirenti, ma differenziare la proprietà sul mercato – specie se di lusso – mostrandone la personalità unica. Quali sono secondo te gli aspetti da valorizzare che rendono la dimora più esclusiva sul mercato dal punto di vista della compravendita?  

È doverosa una piccola premessa: non esistono case identiche le une alle altre. Ogni casa, di per sé, è già unica! Mettere in risalto e valorizzare questa sua unicità è uno dei compiti dell’home stager. Nel caso delle dimore di lusso, forse, riuscire a trasmettere questa unicità è ancora più semplice. Questo perché sostanzialmente la “concorrenza” è limitata, e perché per la tipologia di immobile, è difficile che ve ne sia una molto simile, se non identica nelle caratteristiche, nella stessa zona. Per questo motivo, come già detto precedentemente, si dovranno andare a valorizzare quelli che sono i punti di forza della dimora, pensando sempre al potenziale cliente target. Sento di condividere in parte il punto di vista dei colleghi statunitensi: sì, oggi più che mai abbiamo compreso che più una proprietà “parla” al giusto target, maggiore sarà la probabilità che questa lo intercetti. È vero anche che bisogna prestare sempre molta attenzione all’aspetto della ‘personalizzazione’, che deve essere misurata. Non bisogna snaturare l’anima della casa. Come in ogni cosa, bisogna saper dosare e trovare il giusto compromesso.

Altra tendenza statunitense nell’home staging: le dimore di lusso vengono arredate in modo così perfetto che gli acquirenti se ne innamorano e preferiscono acquistarle “così come sono”. Succede anche in Italia?

Esattamente, in America accade spesso e volentieri proprio questo! In America l’home staging, che, ricordo, è nato negli anni ‘70 grazie a un’intuizione della favolosa Barb Schwarz, che ho avuto il piacere di incontrare e conoscere a Milano lo scorso anno, è una e vera propria “industria”: non esiste casa sul mercato, a maggior ragione se si tratta di una dimora di lusso, che non sia prima stata preparata con un intervento di home staging.

In Italia sfortunatamente non è così, ancora. Siamo ancora molto lontani dalla realtà americana. C’è ancora molta strada da fare e c’è molto su cui lavorare. A oggi si potrebbe dire che, in Italia, l’home staging è per tutte le case, ma non è per tutti.

Questo perché richiede un cambio di mentalità, e non tutti i professionisti del settore immobiliare sono pronti ad accoglierlo.

Nel settore delle dimore di lusso, sicuramente in questi ultimi anni il livello della promozione di questa tipologia di immobili si è indubbiamente alzato. Finalmente si osservano fotografie professionali, video e scatti con drone, landing page curate, etc., ma ancora non si dà sempre la giusta attenzione alla fase preliminare: la preparazione della dimora tramite un intervento di home staging.

In generale, comunque, possiamo dire che anche in Italia può capitare che, proprio per come si è scelto di preparare e quindi mostrare la casa in vendita, il potenziale acquirente decida di acquistare non solo la casa stessa, ma anche parte dell’allestimento.

Un esempio concreto

Puoi raccontarci un intervento effettuato per Gardalisa?

Parliamo del più recente! Si tratta di un’ampia villa di prestigio a Lazise, dall’impronta architettonica forte e moderna, con vista sul lago di Garda dalla zona notte.

Mi avete contattata per realizzare, in questo caso, il servizio fotografico, ma come spiego sempre ai miei clienti, non si tratta di realizzare un semplice shooting.

La villa era praticamente perfetta sotto ogni punto di vista: ho riposizionato riposizionato alcuni elementi e apportato alcune piccole modifiche, al fine di rendere ogni singolo scatto realizzato perfetto dal punto di vista compositivo, ma soprattutto interessante dal punto di vista dell’inquadratura.

Uno degli elementi, infatti, che fa la differenza in un servizio fotografico, è proprio lo studio dell’inquadratura.

Saper cogliere alcuni tagli particolari, visuali e scorci inusuali richiede tempo e pazienza, ma è quello che fa la differenza.

Ovviamente poi ci sono anche i famosi ‘trucchi del mestiere’… Questo approccio richiede più tempo per la realizzazione del servizio fotografico (svariate ore), ma posso decisamente dire che ne vale decisamente la pena.

Concluso il servizio fotografico ho poi dato vita alla magia: la post-produzione degli scatti realizzati. Questo step è imprescindibile e assolutamente fondamentale per ottenere un ottimo risultato. Fare post-produzione non significa alterare o rendere artefatte le fotografie, ma serve per andare a correggere alcuni aspetti che la macchina fotografica, da sola, non è in grado di gestire.

Conclusa questa fase ho quindi selezionato e ordinato il materiale fotografico e consegnato la gallery fotografica pronta per l’uso!

Un grazie a Chiara per essere stata con noi e averci dedicato il suo tempo!

Contattaci