Continuiamo il viaggio tra i collaboratori di Gardalisa, professionisti in grado di contribuire a quel delicato e importante percorso che ruota intorno al mondo del property finder: unviaggio studiato nei minimi che garantisce acquisti, vendite e investimenti solidi e sereni.
Dopo l’incontro con la nostra home stager e il nostro architetto di paesaggio, raccontiamo il nostro approccio nell’affiancamento della mediazione con il cliente straniero, spesso innamorato della bellezza del paesaggio, della storia e dell’arte che una dimora italiana custodisce tra le sue mura.
Una figura professionale che Gardalisa offre come risorsa e consulenza: l’interprete e la traduttrice
Ne parliamo con Cecilia Fontana, nostra fidata collaboratrice, traduttrice specializzata, interprete e formatrice.
Un tuo ritratto: come ti chiami, la tua storia, come ti sei avvicinata al mondo della traduzione e dell’interpretariato? Raccontaci le tue fantasie, i tuoi sogni e come sei arrivata alla tua professione attuale.
La mia è una storia un po’ tortuosa: vengo da un paesino della bassa veronese. Forse proprio perché nata in provincia, il desiderio di aprirmi verso il mondo mi ha dato lo sprone per apprendere le lingue. Era il periodo dei Beatles e dei Rolling Stones, Jesus Christ Superstar, Bob Dylan… parlare inglese era diventato fondamentale! Dopo il liceo mi sono iscritta a Lingue a Verona, poi ho fatto alcune esperienze all’estero, prima a Londra e poi in Austria, a Innsbruck, dove ho frequentato l’università per più di un anno. La qualità del mio tedesco ha ben presto superato quella del mio inglese, così alla fine ho deciso di specializzarmi in questa lingua – che molti trovano particolarmente ostica, ma che per me è diventata quasi una seconda lingua madre.
Finita l’università mi sono trasferita per qualche anno a Stoccarda, per perfezionarmi, e lì ho conosciuto mio marito, Michael. Nel giro di due anni, nel 1989, abbiamo trovato casa in Italia. Lavoravo come insegnante a Brescia, ma dopo la nascita della mia prima figlia, ho abbandonato l’insegnamento e mi sono dedicata all’attività artigianale nella ditta che aveva aperto Michael. Per una trentina d’anni ho dunque fatto l’artigiana. Nel 2017, con la chiusura dell’attività, era arrivato il momento di “rispolverare” la mia laurea. Il caso ha voluto che nel novembre di quell’anno venissi presentata a una scuola di lingue di Salò (BS) e nel giro di una settimana mi sono ritrovata a insegnare di nuovo.
È stato come aprire una porta chiusa da tempo; grazie a questa scuola ho ripreso anche a tradurre, con risultati tali da sorprendere persino me stessa. Il mio percorso è certamente dovuto alla mia preparazione, alla curiosità che non mi hai mai fatto smettere di leggere nelle lingue che conosco, ma fondamentale è stato ed è tutt’ora anche il sostegno di mio marito, che ha condiviso con me il suo sapere, la sua lingua, e che mi ha sempre spinta ad aver fiducia nella mie capacità e a coltivarle.
Dopo l’esperienza scolastica ho lavorato per un certo tempo per agenzie del Lago di Garda, cosa che mi ha permesso di entrare nel settore immobiliare, ma alla fine mi sono resa conto che avevo bisogno di trovare una strada mia, che mi permettesse di concentrarmi in ciò che so fare meglio e “a modo mio”. Da questa decisione è nata la Trapho sas, la società che abbiamo aperto io e mio marito, per seguire le nostre passioni: io la traduzione, Michael la fotografia. Attualmente io fornisco servizi di traduzione e di interpretariato.
L’uso della traduzione e dell’interpretariato nelle trattative
In che cosa consiste il lavoro di interpretariato e traduzione nelle trattative sugli immobili di pregio?
Credo che il lavoro dell’interprete nelle trattative di immobili di pregio sia quello di rendere il più trasparente possibile ogni parte delle fasi di acquisto: soprattutto per quanto riguarda le caratteristiche tecniche dell’immobile e le procedure burocratiche e per ciò che è necessario fare anche nel dopo-vendita: se il cliente riceve risposte chiare, allora può affrontare con serenità l’investimento.
L’approccio al cliente, il contesto, il linguaggio, la fiducia
Come raccontavamo in un articolo dedicato alla vendita ai clienti stranieri nella zona del Lago di Garda, il nostro sito è accessibile in più lingue e i nostri immobili sono pubblicizzati anche all’estero attraverso vari canali, ma l’opera di comunicazione con il cliente non si ferma qui. Puoi indicarci fase per fase quali sono gli step della tua opera quando contribuisci alla finalizzazione di un rapporto con un cliente?
Per me è molto importante capire il tipo di persona che ho di fronte: ogni cliente ha il suo “stile” e trovare la giusta “lunghezza d’onda” mi permette di creare un’atmosfera rilassata e rafforzare la reciproca confidenza; la cadenza dialettale, il tipo di abbigliamento, il tipo di linguaggio che un cliente usa, sono chiavi per capire come mettere questa persona a suo agio. Il secondo step è adeguare il mio linguaggio e il mio contegno al cliente: grazie alla mia formazione e alle mie permanenze all’estero riesco, almeno nella maggior parte delle volte, a trovare la chiave giusta. La stessa attenzione però, viene dedicata alla persona per la quale sto lavorando. Anche il property finder ha bisogno di poter contare su di me, sull’affidabilità della mia traduzione e sul mio supporto per finalizzare al meglio il tempo dedicato al cliente. Collaborare con entrambe le parti e fare in modo che tutti si sentano a loro agio è lo scopo fondamentale del mio lavoro.
Quali sono i fattori più importanti da tenere in considerazione nel primo approccio con il cliente non madrelingua in Italia? Ci sono aspettative o richieste particolari?
Purtroppo le agenzie immobiliari italiane non hanno una buonissima reputazione all’estero, soprattutto in Germania, per cui molti clienti sono piuttosto sospettosi. Quello che preoccupa di più è non riuscire a comunicare e di conseguenza non capire appieno il processo d’acquisto. Avere un traduttore a disposizione rappresenta per tutti un grosso sollievo.
I passaggi più difficoltosi della mediazione linguistica
Quali sono i possibili dubbi del cliente/ostacoli alla compravendita che cerchi di semplificare con la tua mediazione linguistica?
La maggior parte dei clienti vuole capire bene quali sono le procedure necessarie per l’acquisto, dal preliminare al rogito, ma anche quali saranno le incombenze da assolvere dopo la vendita. Grazie alla mia mediazione possono capire cosa si nasconde dietro termini come codice fiscale, tassa di registro, IVA, IMU, TARI, volture e affrontano la compravendita con più confidenza.
Come applichi le tue competenze alla traduzione di materiali legali e notarili?
Ci sono aspetti particolarmente sensibili (fiscali, culturali…) sui quali devi applicare le tue competenze per assicurare una trasposizione perfetta da lingua a lingua?
Quando si affronta un testo legale o notarile è necessario prima di tutto capire di che cosa si tratta, e non sempre l’italiano che viene usato da notai o avvocati aiuta la comprensione. Grazie a una rete di persone esperte, sia italiane che tedesche, che mi hanno aiutato in passato e alle quali quando necessario posso ancora rivolgermi, sono riuscita a appropriarmi del linguaggio tecnico adatto ad affrontare questo tipo di traduzioni; inoltre, dove una trasposizione perfetta non sia possibile, utilizzo le “note del traduttore” per chiarire al lettore straniero cosa si intenda con un determinato termine. Al momento posso dire che i termini più difficili da tradurre sono quelli catastali, che difficilmente trovano corrispondenza perfetta fra l’italiano e il tedesco.
Puoi raccontarci il tuo rapporto con Gardalisa e se vuoi un progetto seguito per Gardalisa che ti ha dato particolari soddisfazioni?
Ho conosciuto Gardalisa l’anno scorso, ed è stata una vera scoperta: avevo già avuto a che fare con altre agenzie immobiliari e riconosco che ero piuttosto diffidente. Con mia somma sorpresa, ho trovato invece in Elisabetta e Cristina due persone che, come me, credono nella massima correttezza dei rapporti, nella trasparenza delle informazioni e, non per ultimo, nella cura del cliente. Mi sono sentita veramente onorata quando mi hanno chiesto di collaborare con loro. Per ora mi sono “limitata” a tradurre le pagine in tedesco del sito e a intervenire in contratti già in “corso d’opera”, ma già questo è stato un bel lavorare. Confido comunque in futuro di riuscire a contribuire in modo molto più fattivo alla conclusione di compravendite significative.
Grazie Cecilia della tua disponibilità all’intervista!